SESSISMO, ULTIMA SCONFITTA DEL FEMMINISMO

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  1. I'M
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    CITAZIONE (lunantica @ 6/8/2014, 13:41) 
    CITAZIONE (I'M @ 6/8/2014, 13:38) 
    No, per mia nonna -__-

    Ovvio che per me stiamo parlando te e io no?

    Intendevo dire che le differenze biologiche esistono, anche nella sessualità. Poi se tu scegli di non tenerle da conto è un'altra questione, a quel punto ovvio che la conversazione si può esaurire.

    La messa è finita, andate in pace :IbXstYq.png:

    Forse io scelgo di non tenere conto della verità oggettiva da te espressa, o forse tu scegli di credere che la tua verità soggettiva sia oggettiva e che chi non si adegua semplicemente non ne stia tenendo conto...

    O forse entrambi scegliamo la nostra verità soggettiva e non serve a nulla raccontarsela credendo che ciò che diciamo sia "la verità biologica oggettiva".

    Per me riguardo alla sessualità, le differenze biologiche che citi come ovvie sono come la corrazzata Potemkin per Fantozzi, per questo le trovo una gabbietta mentale eteronormata, e non è che scelgo di non tenerne conto, è che proprio non le vivo, non le ho mai vissute, non le ho mai viste, mai sentite mai, nemmeno quando fingevo di viverle, vederle, sentirle e conoscerle per fare un piacere agli altri.
     
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  2. lunantica
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    Aiuto.

    Io stavo parlando da un punto di vista puramente biologico e strutturale illusive, rispondendo a una tua domanda. Ovvio che la sessualità può avere mille sfumature. Ma te l'ho già scritto!

    Sah, vado va. Buon proseguo. ;)
     
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  3. I'M
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    Non scrivo per avere l'ultima parola, ma solo per ribadire che voler considerare la sessualità come biologica è il presupposto per normarla e gerarchizzarla in maniera eteronormata, da ancor prima che esistessero gli studi clinici sulla sessualità.

    Mettendo al centro di tutto un rapporto genitale tra l'uomo e la donna, definendolo normale e naturale secondo la premessa data dalle differenze biologiche, e considerando tutto il resto come deviazioni/perversioni/sfumature dal centro.

    L'argomento in sé è estremamente in topic.

    Il tutto sta nel come si definisce la sessualità, se un fattore psicologico o biologico, nel primo le differenze biologiche tra individui saranno infinite e quindi l'uomo e la donna e il loro accoppiarsi per penetrazione saranno solo una delle infinite sfumature all'interno del tutto.
    Nel secondo caso invece i generi saranno fondamentalmente e naturalmente due e la penetrazione tra i due generi sarà il rapporto naturale e normale al centro della sessualità umana, mentre tutto il resto saranno sfumature, ovvero deviazioni dal centro.
     
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  4. °Giulia°
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    «Sei brava — dice l’istruttore di guida — parcheggi come un uomo».

    ehhh vabbe
    daje

    CITAZIONE (lunantica @ 6/8/2014, 12:53) 
    CITAZIONE (I'M @ 6/8/2014, 12:48) 
    Scusa ma perché una donna non potrebbe asfaltare la strada oggi? O.o

    Ma anche senza andare nell'asfaltare strade, perché non potrebbe lavorare in una carrozzeria o come elettrauto, elettricista, idraulico, imbianchino ecc.?

    Perché asfaltare la strada è un lavoro PESANTE, fisicamente pesante. Perché dovrebbe se un uomo lo fa con meno fatica?

    Per mangiare tipo
     
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    CITAZIONE (°Giulia° @ 6/8/2014, 16:39) 
    «Sei brava — dice l’istruttore di guida — parcheggi come un uomo».

    ehhh vabbe
    daje

    come quando ad un uomo dicono che ha il sesto senso di una donna :D
     
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  6. lunantica
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    CITAZIONE (I'M @ 6/8/2014, 14:02) 
    Non scrivo per avere l'ultima parola, ma solo per ribadire che voler considerare la sessualità come biologica è il presupposto per normarla e gerarchizzarla in maniera eteronormata, da ancor prima che esistessero gli studi clinici sulla sessualità.

    Mettendo al centro di tutto un rapporto genitale tra l'uomo e la donna, definendolo normale e naturale secondo la premessa data dalle differenze biologiche, e considerando tutto il resto come deviazioni/perversioni/sfumature dal centro.

    L'argomento in sé è estremamente in topic.

    Il tutto sta nel come si definisce la sessualità, se un fattore psicologico o biologico, nel primo le differenze biologiche tra individui saranno infinite e quindi l'uomo e la donna e il loro accoppiarsi per penetrazione saranno solo una delle infinite sfumature all'interno del tutto.
    Nel secondo caso invece i generi saranno fondamentalmente e naturalmente due e la penetrazione tra i due generi sarà il rapporto naturale e normale al centro della sessualità umana, mentre tutto il resto saranno sfumature, ovvero deviazioni dal centro.

    Le sfumature si hanno anche nel rapporto sessuale tra uomo e donna, per quanto mi riguarda e per fortuna aggiungo. Può capitare eh di avere punti di vista diversi sulle cose. Così, per dire.

    CITAZIONE (°Giulia° @ 6/8/2014, 16:45) 
    «Sei brava — dice l’istruttore di guida — parcheggi come un uomo».

    ehhh vabbe
    daje

    CITAZIONE (lunantica @ 6/8/2014, 12:53) 
    Perché asfaltare la strada è un lavoro PESANTE, fisicamente pesante. Perché dovrebbe se un uomo lo fa con meno fatica?

    Per mangiare tipo

    come ogni tipo di lavoro.
     
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  7. °Giulia°
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    ma io volevo fare il falegname fin da piccola rimasi affascinata da un amico di mio padre che gli chiese come voleva un mobile per il bagno.
    E mio padre gli fece vedere una foto
    lo realizzò UGUALE
    IO RIMASI COSI : O
    Credevo che solo i macchinari sofisticati delle fabbriche e delle industrie potessero fare cose del genere, no un semplice artigiano
    Non i pensai proprio che io ero femmina.

    CITAZIONE (lunantica @ 6/8/2014, 17:03) 
    come ogni tipo di lavoro.

    Eh ma quelli di tipo "intellettuali" dove non è previsto, non in modo articolare la pesantezza e la fatica, sono quelli che vogliono fare tutti per non faticare appunto, e siccome che esiste la competizione nel mercato del lavoro, questo accalcarsi TUTTI come un flusso nell'idea di avere un posto in ufficio, belli puliti senza faticare una caloria, creano dei sistemi di sfruttamento delle SOLE aspettative dei lavoratori, ove pur di avere un posto in ufficio, ti metti a fare anche telefonate una dietro l'altra di marketing, si è disposti anche a prendersi una serie stratosferica di vaffanculo, insulti e denunce dai disgraziati che ricevono telefonate di offerte commerciali per ogni cosa, e si accetta anche a volte di non essere pagati o pagati 300 euro al mese.

    Non credo ci sia discriminazione nel mercato del lavoro verso le donne, ma perché le donne prediligono lavori "inutili" per non faticare... ed è cosi diffusa come cosa, che non ce ne rendiamo conto nemmeno ...
    Vogliamo diritti in lavori che sfruttano solo il desiderio di non faticare troppo per lavorare.
     
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  8. I'M
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    CITAZIONE (lunantica @ 6/8/2014, 17:03) 
    Le sfumature si hanno anche nel rapporto sessuale tra uomo e donna, per quanto mi riguarda e per fortuna aggiungo. Può capitare eh di avere punti di vista diversi sulle cose. Così, per dire.

    E' evidente che abbiamo punti di vista diversi, quello che sto cercando di sostenere e' semplicemente la teoria gender, che a partire dagli studi di genere sulle discriminazioni sessuali si e' evoluta andando a dimostrare in maniera logica e rigorosa come ogni discriminazione e ogni forma di sessismo derivi dall'idea normata di naturale complementarieta' sessuale tra uomo e donna, tale complementarieta' parte dalla simbologia sessuale (donna-vagina-passiva, uomo-pene-attivo) e si riflette inevitabilmente su ogni altro aspetto culturale della societa.
    Se pur sia solo una teoria e mio malgrado non possa darle valore scientifico, di sicuro spiega tutto in maniera molto piu' dettagliata e semplice di quanto facciano le teorie opposte o ancor peggio chi da per scontate e normali cose che invece andrebbero analizzate per essere risolte.

    Tu sostieni cio' che ti pare ma se io ho letto e mi sono convinto che dietro all'omofobia come al sessismo ci siano le cose che tu esprimi come fossero scontate e innocenti, lo dico, perche' lo penso.

    E per inciso.

    Puo' capitare anche che non mi tocca leggere sempre sarcasmo scaduto a caso e fuori luogo quando esprimo la mia opinione e tu la prendi sul personale, e' un tantino stressante, cosi, per dire.

    Quindi ora continua pure a lanciare caccole nascondendo la mano, ma io ho detto cio' che dovevo dire, ovvero cio' che penso, che il sessismo nasca dalle cose date superficialmente come ovvie e scontate, che tu come mille altri per puro caso statistico rappresentate al meglio, detto questo non ti do piu' corda su questa discussione e ti lascio a punzecchiare il nulla, ad interpretare la parte del "guardate come sono calma io e incazzato lui ihihih sono troppo meglio" o qualsiasi altra non interessante cosa tu voglia fare, sciau.

    Edited by I'M - 6/8/2014, 17:49
     
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  9. lunantica
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    CITAZIONE (I'M @ 6/8/2014, 17:19) 
    CITAZIONE (lunantica @ 6/8/2014, 17:03) 
    Le sfumature si hanno anche nel rapporto sessuale tra uomo e donna, per quanto mi riguarda e per fortuna aggiungo. Può capitare eh di avere punti di vista diversi sulle cose. Così, per dire.

    E' evidente che abbiamo punti di vista diversi, quello che sto cercando di sostenere e' semplicemente la teoria gender, che a partire dagli studi di genere sulle discriminazioni sessuali si e' evoluta andando a dimostrare in maniera logica e rigorosa come ogni discriminazione e ogni forma di sessismo derivi dall'idea normata di naturale complementarieta' sessuale tra uomo e donna, tale complementarieta' parte dalla simbologia sessuale (donna-vagina-passiva, uomo-pene-attivo) e si riflette inevitabilmente su ogni altro aspetto culturale della societa.
    Se pur sia solo una teoria e mio malgrado non possa darle valore scientifico, di sicuro spiega tutto in maniera molto piu' dettagliata e semplice di quanto facciano le teorie opposte o ancor peggio chi da per scontate e normali cose che invece andrebbero analizzate per essere risolte.

    Tu sostieni cio' che ti pare ma se io ho letto e mi sono convinto che dietro all'omofobia come al sessismo ci siano le cose che tu esprimi come fossero scontate e innocenti, lo dico, perche' lo penso.

    E per inciso.

    Puo' capitare anche che non mi tocca leggere sempre sarcasmo scaduto a caso e fuori luogo quando esprimo la mia opinione e tu la prendi sul personale, e' un tantino stressante, cosi, per dire.

    Ma io non la prendo sul personale, illusive. Semplicemente se proprio vuoi saperlo è davvero palloso il tuo modo di replicare a me e di mettermi in testa pensieri che non penso e di attribuirmi intenzioni che non ho. Evito pure di commentare nei 3D ai quali partecipi proprio perché non voglio le tue fisime mentali su di me ogni volta, e lo faccio da un po'.

    Credimi, non sei al centro dei miei pensieri.

    CITAZIONE (I'M @ 6/8/2014, 17:19) 
    CITAZIONE (lunantica @ 6/8/2014, 17:03) 
    Le sfumature si hanno anche nel rapporto sessuale tra uomo e donna, per quanto mi riguarda e per fortuna aggiungo. Può capitare eh di avere punti di vista diversi sulle cose. Così, per dire.

    E' evidente che abbiamo punti di vista diversi, quello che sto cercando di sostenere e' semplicemente la teoria gender, che a partire dagli studi di genere sulle discriminazioni sessuali si e' evoluta andando a dimostrare in maniera logica e rigorosa come ogni discriminazione e ogni forma di sessismo derivi dall'idea normata di naturale complementarieta' sessuale tra uomo e donna, tale complementarieta' parte dalla simbologia sessuale (donna-vagina-passiva, uomo-pene-attivo) e si riflette inevitabilmente su ogni altro aspetto culturale della societa.
    Se pur sia solo una teoria e mio malgrado non possa darle valore scientifico, di sicuro spiega tutto in maniera molto piu' dettagliata e semplice di quanto facciano le teorie opposte o ancor peggio chi da per scontate e normali cose che invece andrebbero analizzate per essere risolte.

    Tu sostieni cio' che ti pare ma se io ho letto e mi sono convinto che dietro all'omofobia come al sessismo ci siano le cose che tu esprimi come fossero scontate e innocenti, lo dico, perche' lo penso.

    E per inciso.

    Puo' capitare anche che non mi tocca leggere sempre sarcasmo scaduto a caso e fuori luogo quando esprimo la mia opinione e tu la prendi sul personale, e' un tantino stressante, cosi, per dire.

    Quindi ora continua pure a lanciare caccole nascondendo la mano, ma io ho detto cio' che dovevo dire, ovvero cio' che penso, che il sessismo nasca dalle cose date superficialmente come ovvie e scontate, che tu come mille altri per puro caso statistico rappresentate al meglio, detto questo non ti do piu' corda su questa discussione e ti lascio a punzecchiare il nulla, ad interpretare la parte del "guardate come sono calma io e incazzato lui ihihih sono troppo meglio" o qualsiasi altra non interessante cosa tu voglia fare, sciau.

    ... e questa tua ulteriore aggiunta lo dimostra. Marò. :alcool-vi.gif:
     
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  10. I'M
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    CITAZIONE (°Giulia° @ 6/8/2014, 17:15) 
    Eh ma quelli di tipo "intellettuali" dove non è previsto, non in modo articolare la pesantezza e la fatica, sono quelli che vogliono fare tutti per non faticare appunto, e siccome che esiste la competizione nel mercato del lavoro, questo accalcarsi TUTTI come un flusso nell'idea di avere un posto in ufficio, belli puliti senza faticare una caloria, creano dei sistemi di sfruttamento delle SOLE aspettative dei lavoratori, ove pur di avere un posto in ufficio, ti metti a fare anche telefonate una dietro l'altra di marketing, si è disposti anche a prendersi una serie stratosferica di vaffanculo, insulti e denunce dai disgraziati che ricevono telefonate di offerte commerciali per ogni cosa, e si accetta anche a volte di non essere pagati o pagati 300 euro al mese.

    Non credo ci sia discriminazione nel mercato del lavoro verso le donne, ma perché le donne prediligono lavori "inutili" per non faticare... ed è cosi diffusa come cosa, che non ce ne rendiamo conto nemmeno ...
    Vogliamo diritti in lavori che sfruttano solo il desiderio di non faticare troppo per lavorare.

    Sì ma è anche normale che accada se sin da piccole vengono indottrinate che un uomo fatica di meno a fare certi lavori usuranti ma non faticosi, anche se non è per niente vero.

    Come è normale che meno uomini vogliano fare lavori di cura rispetto alle donne, visto che sin da piccoli vengono indottrinati a pensarsi come inadatti al ruolo di cura.

    Ora c'è da dire però una cosa, mentre è possibile trovare un uomo che faccia il badante o l'infermiere o l'estetista eccetera, è praticamente impossibile trovare un'idraulica, un'elettricista di sesso femminile o una donna che asfalti le strade.

    Questo perché?

    Secondo me è sempre riconducibile alla teoria gender, infatti la società partendo dalla sessualità istituisce come norma che l'uomo debba essere soggetto, attivo, libero e responsabile delle proprie scelte, nel caso anche tutore di oggetti passivi, mentre la donna debba essere oggetto, passivo, tutelato e irresponsabile delle proprie scelte o vittima, in soldoni cosa significa?
    Che culturalmente la società farà molta più pressione sull'uomo perché lavori piuttosto che su una donna (parlo di media, non di casi specifici), ma al contempo crei e disponga ovviamente una rete di protezione maggiore per gli uomini che per le donne nell'ambito di lavoro.

    Quindi per esempio una famiglia si aspetterà più dall'uomo che trovi un lavoro che da una donna, ma al contempo si impegnerà di più per supportare un uomo nella sua ricerca di lavoro che una donna.
    Così un uomo sarà più disposto a fare una mansione considerata degradante per il proprio genere, di una donna, in quanto la società lo additerebbe maggiormente come fallito per la sua disoccupazione e lo proteggerebbe di meno.

    E questo è confermato dall'evidente squilibrio di genere tra i senzatetto.
     
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  11. °Giulia°
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    cmq l'elettricista non è nemmeno, credo una questione di forza,

    CITAZIONE
    Che culturalmente la società farà molta più pressione sull'uomo perché lavori piuttosto che su una donna (parlo di media, non di casi specifici), ma al contempo crei e disponga ovviamente una rete di protezione maggiore per gli uomini che per le donne nell'ambito di lavoro.

    e' vero
     
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  12. °Giulia°
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    CITAZIONE
    Quindi per esempio una famiglia si aspetterà più dall'uomo che trovi un lavoro che da una donna, ma al contempo si impegnerà di più per supportare un uomo nella sua ricerca di lavoro che una donna.

    -_-
     
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    Gentili utenti, volevo dirvi che ho molto scritto sull'argomento "spauracchio ideologia gender"

    La sintesi è in questo articolo, e in altri del blog
    contattatemi pure per qualsiasi dubbio

    https://progettogenderqueer.wordpress.com/...hiamano-gender/
     
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  14. Terminator-
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    CITAZIONE (V a l e r i o @ 6/8/2014, 10:00) 
    L’INGLESE LAURA BATES LANCIA UN BLOG DI DENUNCE IN 19 LINGUE ED È BOOM: OSCENITÀ A LAVORO O A SCUOLA, RAPPORTI DI FAMIGLIA, OFFESE, COSÌ TANTO INTRECCIATI ALLA QUOTIDIANITÀ DA RISULTARE PERICOLOSAMENTE “NORMALI”
    Battute sprezzanti, complimenti osceni, molestie verbali. La raccolta della discriminazione è nel blog di Laura Bates “Everyday sexism project”: 60 mila denunce in due anni, da tutto il mondo. “Nell’epoca delle pari opportunità, molte conquiste sono diritti, e la discriminazione sta dietro le quinte”...

    Sessantamila denunce in due anni. E una folla di donne che ogni giorno continua a raccontare, a svelare e a rivelarsi. Sessismo, soprusi, molestie. Episodi di ordinario razzismo così tanto intrecciati alla quotidianità da risultare pericolosamente “normali”. Come un virus endemico, contagioso, non estirpabile.

    «Sei brava — dice l’istruttore di guida — parcheggi come un uomo». Quanto disprezzo c’è in questa battuta, però come si fa a denunciarla, senza sentirsi rispondere, «e che vuoi che sia...». E nemmeno lei, Laura Bates, trentenne femminista inglese, si aspettava che il suo sito, “Everyday sexism project”, lanciato nel 2012, diventasse così popolare. Un grande contenitore in diciannove lingue, dove donne di tutte le età possono inviare le loro short-stories di abusi quotidiani.
    Quel modo di essere trattate, guardate e giudicate, che pure nell’epoca delle pari opportunità è la testimonianza invece di un sessismo assai duro a morire, tanto radicato ma anche ormai così tollerato, da mettere in crisi ogni certezza sui diritti acquisiti. Scrive Stella: «Mio padre dice ogni giorno: qui comando io perché lo stipendio di tua madre sono briciole... ».
    Come accade quando la Rete mette virtuosamente in luce un bisogno collettivo, il sito-blog lanciato da Laura Bates è diventato a tempo di record un fenomeno sociale. L’incredibile catalogo di un razzismo sottotraccia che condiziona nel silenzio la vita di migliaia di donne. Dall’Australia al Sudafrica, dalla Francia alla Russia, dall’Inghilterra alla Spagna, la molteplicità delle discriminazioni è vastissima, e va dalla battuta a sfondo sessuale alla violenza vera e propria.
    Spiega Laura Bates, che la Bbc ha definito quest’anno una delle personalità più influenti d’Inghilterra: «Il mio obiettivo è dimostrare che il sessismo esiste, e non è scomparso come molti vogliono far credere visto che adesso le donne hanno più o meno conquistato la parità. E soprattutto voglio combattere quel modo di pensare per cui se ti arrabbi per un complimento osceno, non hai senso dell’umorismo o sei frigida...».
    Insomma nel dibattito rilanciato dai gruppi di giovanissime americane che si definiscono against femminism , Bates sta orgogliosamente dalla parte opposta. Tra chi afferma: attenzione, la restaurazione maschile è sempre in agguato. Anche se altrove è assai peggio che qui.
    Ma tra gli episodi estremi del femminicidio, o i simboli planetari di donne ai vertici del potere, esiste nel mezzo un sottobosco di soprusi odiosi che quasi non vengono più denunciati. Ed è ciò che la fondatrice di “Everyday sexism project” rimprovera alle femministe storiche. E cioè che dopo aver vinto molte battaglie sulla parità, abbiano dato per scontata la fine del sessismo.
    Invece basta scorrere le pagine italiane del sito per capire di che si tratta. Giovanna riferisce un colloquio di lavoro: «Sai che hanno scelto te perché sei carina? Certo, anche brava, ma all’inizio non si sapeva». Marina: «I miei compagni di classe alle medie dividevano le ragazze tra suore e troie, tutto il resto non contava».
    Anonima: «Pausa pranzo tra colleghi della multinazionale in cui lavoro. Uno dichiara: le donne dovrebbero stare tutte a casa. E io: meno male che abbiamo la nostra Ceo che comanda tutti. E lui: sì, una vecchia babbiona...». Francesca: «Mi sto specializzando in cardiologia, indosso un camice dove sopra c’è scritto il mio nome e il mio incarico. Nessuno però mi si rivolge chiamandomi dottoressa, ma apostrofandomi con scusi signorina o ehi bella ». Oppure la stessa noncuranza femminile: «I colleghi mi dicono sempre che belle tette hai, a me fa piacere, che male c’è...».
    Nell’universo del sessismo all’italiana, a differenza di quanto si rileva leggendo le storie inviate al sito di Laura Bates da altri Paesi, quello che emerge è la rabbia per una cultura di sottomissione che arriva per via matriarcale. «Sono nata negli anni Ottanta e mia nonna con l’approvazione di mia madre mi ha regalato il corredo da sposa. Negli anni Ottanta...». Poi: «Impara a fare il letto e a gestire la casa altrimenti tuo marito ti caccerà a calci».
    Echi di altre epoche che pure segnano infanzie e giovinezze. Carmen Leccardi insegna Sociologia all’università Bicocca di Milano, e dirige il centro di ricerca “Culture di genere”: «Oggi gli stereotipi e i pregiudizi non sono più frontali, hanno una veste più subdola e nascosta.
    Viviamo nell’epoca delle pari opportunità, molte conquiste sono diventate diritti, pochi nel nostro mondo si azzardano a negarle pubblicamente. Ma la discriminazione si annida dietro le quinte, nelle relazioni interpersonali, la libertà femminile incontra resistenze profonde anche nei giovani uomini. Allo stesso tempo le ragazze non hanno più una visione di contrapposizione rispetto ai maschi, come poteva accadere alle loro madri. Sono più duttili ma assai più consapevoli delle nuove forme di sessismo e machismo».
    Quelle descritte ad esempio nella pagina inglese del sito di Laura Bates, definitivamente consacrata sul Financial Times come icona del femminismo contemporaneo, nonostante il dichiarato scetticismo di figure cult come Germaine Green sull’efficacia del suo “sexism project”. Testimonianza di J. W: «Vado in un autosalone con un amico per cercare una nuova macchina. Io faccio le domande ma il commesso risponde rivolgendosi al mio amico ».
    Sara: «Sono una studentessa e prendo la metro negli orari più affollati. Un pomeriggio un uomo mi si incolla dietro, mi giro, vedo che ride e mi mostra la sua erezione ». Daisy: «Un ragazzino mi si avvicina al parco mentre faccio jogging: posso scoparti?». Alia: «Preparo un sandwich per mio padre. Lui lo assaggia dice: brava, sarai un’ottima moglie domani. Nemmeno una parola per ricordare che io ho già pubblicato un libro». Paula: «Lavoro in un ufficio di soli uomini. Spesso mi fanno battute oscene davanti al capo, che ride. La cosa più grave che hanno detto è stata: devo violentarti subito non posso aspettare la fine del turno... ».
    Al nuovo sessismo ai tempi della parità di genere la sociologa Chiara Volpato ha dedicato diversi saggi, tra cui il fondamentale “Psicopatologia del maschilismo”. «Oggi la discriminazione ha una faccia più sottile, è quella fatica in più che le ragazze devono fare per affermarsi. Il sessismo — dice Volpato — è obbligare una adolescente a cambiare strada perché davanti a quel bar le dicono battute oscene, è nelle scelte delle aziende assumono più i maschi delle femmine... Ma è anche nella fragilità delle donne stesse, soprattutto le più giovani, che per sentirsi sicure cercano l’approvazione negli occhi di un uomo».


    :(

    A me sembrano più banalità ingigantite dalla paranoia che non sessismo.

    CITAZIONE (lunantica @ 6/8/2014, 12:23) 
    Infatti certi lavori per la pesantezza sono più adatti ha un fisico maschile che di norma ha una massa muscolare diversa da quella di una donna, e per quanto mi riguarda non ci vedo nulla di male. Voler negare queste differenze secondo me non è utile, così come non lo è fare determinati ragionamenti di cui sopra.

    E lavori più adatti alle donne ce ne sono?
    Forse quelli in cui si sta comodamente seduti al chiuso assaporando un buon thè?
     
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43 replies since 6/8/2014, 09:00   292 views
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