Ti sposerò perchè...
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Ti sposerò perchè...

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  1. lunantica
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    Secondo voi nel 2014 (quasi 2015) ha ancora senso l'istituzione del matrimonio? Votate!

    E in caso positivo da quale punto di vista (culturale, sociale, religioso) ? Per chi rispondesse negativamente, perchè non credete abbia un senso? ...e non l'ha da nessun punto di vista?
     
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  2. masquerade.
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    Oggi mi sa che mi vengono tutte canzoni... qui te la risparmio, va! ;)
     
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  3. lunantica
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    ahahha ..mi sa che ho capito quale intendevi :IbXstYq.png:

    ma non hai risposto al 3D! :o26cGEo:
     
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    CITAZIONE (lunantica @ 27/10/2014, 14:06) 
    Secondo voi nel 2014 (quasi 2015) ha ancora senso l'istituzione del matrimonio? Votate!

    E in caso positivo da quale punto di vista (culturale, sociale, religioso) ? Per chi rispondesse negativamente, perchè non credete abbia un senso? ...e non l'ha da nessun punto di vista?

    Io mi sono sposato dopo 10 anni di convivenza. Si pensava ad un figlio e il matrimonio era l'unico istituto che comprendeva tutele sia per la mia compagna che per i figli.

    Tra i miei amici, una coppia si è sposata con la figlia già di 6 anni, un'altra ha avuto i due figli, già ampiamente maggiorenni, come testimoni alle nozze.

    E' inutile aggiungere che i motivi della regolarizzazione erano i medesimi e che tutte le unioni che ho citato non hanno avuto necessità di vincoli per durare nel tempo, almeno fino ad oggi. :)
     
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  5. lunantica
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    CITAZIONE (luckyreds @ 27/10/2014, 18:01) 
    CITAZIONE (lunantica @ 27/10/2014, 14:06) 
    Secondo voi nel 2014 (quasi 2015) ha ancora senso l'istituzione del matrimonio? Votate!

    E in caso positivo da quale punto di vista (culturale, sociale, religioso) ? Per chi rispondesse negativamente, perchè non credete abbia un senso? ...e non l'ha da nessun punto di vista?

    Io mi sono sposato dopo 10 anni di convivenza. Si pensava ad un figlio e il matrimonio era l'unico istituto che comprendeva tutele sia per la mia compagna che per i figli.

    Tra i miei amici, una coppia si è sposata con la figlia già di 6 anni, un'altra ha avuto i due figli, già ampiamente maggiorenni, come testimoni alle nozze.

    E' inutile aggiungere che i motivi della regolarizzazione erano i medesimi e che tutte le unioni che ho citato non hanno avuto necessità di vincoli per durare nel tempo, almeno fino ad oggi. :)

    La penso esattamente così anch'io.
     
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    Monello

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    premesso che non ho votato perché penso sia più un ni.

    -no perché non è più come una volta dove il matrimonio era per la vita(nel senso niente divorzi), mentre ora tante coppie divorziano.
    però è anche vero che se una coppia non funziona non bisogna costringerla a stare assieme.
    per me quindi se ci si sposa deve essere fatto con l'intenzione del per la vita e non al primo battibecco(per dire) divorziare

    -no perché è più un mettere nero su bianco il legame e un spendere tanto per la festa perciò non è indispensabile.
    capisco che l'abito da sposa è un desiderio e che se ci si sposa con intenzioni serie(non sto dicendo che non lo possa essere stato chi ha divorziato ma il discorso di prima del per la vita) lo si voglia far essere il giorno più bello e perfetto, però il matrimonio è una spesa e ancora di più l'eventuale divorzio quindi in tempi difficili è consigliabile convivere ed eventualmente dopo sposarsi infondo la cosa che conta è il legame della coppia

    -si perché è consigliabile a livello burocratico.
    chi convive non ha-acquisisce i diritti del/la marito/moglie riguardo burocrazia sanitaria ed eventualmente giudiziaria(rifiutare testimonianza contro) e come detto da altri maggiori tutele per eventuali figli

    - si se come detto sopra se è stato fatto con l'intenzione "per la vita"

    Edited by Flame1 - 28/10/2014, 13:34
     
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  7. lunantica
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    Però, pensavo: se il figlio viene riconosciuto anche se nato al di fuori del matrimonio che diritti ha in meno? In caso di scomparsa di uno dei genitori la pensione di reversibilità gli spetta cmq fino alla maggiore età, no? Così come l'eredità...e quindi?

    Altra cosa che non ho mai capito bene...la separazione o l'unione dei beni...si sceglie l'uno o l'altra cosa solo per fini fiscali?
     
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  8. masquerade.
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    CITAZIONE (lunantica @ 27/10/2014, 17:56) 
    ahahha ..mi sa che ho capito quale intendevi :IbXstYq.png:

    ma non hai risposto al 3D! :o26cGEo:

    Ma che pignola che sei! Uff! :P
    No, non ha più molto senso. Oggi mi sembra che decidere di sposarsi sia un po' come giocare alla roulette. Una scommessa, un giro e poi al primo intoppo, chi scommette perde.
    In alcuni casi addirittura può diventare una roulette russa...

    Ecco... un gioco. Oggi è vissuto come un gioco. Questa è la sensazione.
    E dato che quasi sempre, nei giochi d'azzardo il banco ne esce vincente... il divorzio regna poi sovrano.

    CITAZIONE (lunantica @ 28/10/2014, 13:56) 
    Però, pensavo: se il figlio viene riconosciuto anche se nato al di fuori del matrimonio che diritti ha in meno? In caso di scomparsa di uno dei genitori la pensione di reversibilità gli spetta cmq fino alla maggiore età, no? Così come l'eredità...e quindi?

    Altra cosa che non ho mai capito bene...la separazione o l'unione dei beni...si sceglie l'uno o l'altra cosa solo per fini fiscali?

    Se non sbaglio non esiste più differenza di diritti per i figli nati fuori dal matrimonio. Una mia amica, reduce da un divorzio, è diventata mamma e si sarebbe sposata solo per garantire al figlio tutti i diritti. Poi sia lei che il compagno si sono informati, hanno scoperto che queste differenze non esistono più e di matrimonio non ne parlano proprio più.
     
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  9. lunantica
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    CITAZIONE (masquerade. @ 30/10/2014, 15:37) 
    CITAZIONE (lunantica @ 28/10/2014, 13:56) 
    Però, pensavo: se il figlio viene riconosciuto anche se nato al di fuori del matrimonio che diritti ha in meno? In caso di scomparsa di uno dei genitori la pensione di reversibilità gli spetta cmq fino alla maggiore età, no? Così come l'eredità...e quindi?

    Altra cosa che non ho mai capito bene...la separazione o l'unione dei beni...si sceglie l'uno o l'altra cosa solo per fini fiscali?

    Se non sbaglio non esiste più differenza di diritti per i figli nati fuori dal matrimonio. Una mia amica, reduce da un divorzio, è diventata mamma e si sarebbe sposata solo per garantire al figlio tutti i diritti. Poi sia lei che il compagno si sono informati, hanno scoperto che queste differenze non esistono più e di matrimonio non ne parlano proprio più.

    E allora chi si si tutela? la moglie? Per la pensione di reversibilità in caso di decesso?

    Edited by lunantica - 30/10/2014, 17:04
     
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    CITAZIONE (lunantica @ 30/10/2014, 16:29) 
    E allora chi si si tutela? la moglie? Per la pensione di reversibilità in caso di decesso?

    Per i figli vi è oggi (dal 2012) una parificazione totale tra figli naturali (nati al di fuori del matrimonio) e figli legittimi (nati nel matrimonio).

    Per il convivente, invece, la questione è diversa: non possono ottenere pensione di reversibilità (a parte casi particolari); dovrebbero regolare privatamente questioni come successione ereditaria e momenti di crisi all'interno della coppia, ovviamente non risolvibili tramite gli istituti di separazione e divorzio e mi fermo qua per restare sugli aspetti più macroscopici.

    Ovviamente questo avviene per i continui ostacoli messi sulla strada del riconoscimento delle coppie di fatto.
     
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  11. lunantica
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    CITAZIONE (masquerade. @ 30/10/2014, 15:37) 
    CITAZIONE (lunantica @ 27/10/2014, 17:56) 
    ahahha ..mi sa che ho capito quale intendevi :IbXstYq.png:

    ma non hai risposto al 3D! :o26cGEo:

    Ma che pignola che sei! Uff! :P
    No, non ha più molto senso. Oggi mi sembra che decidere di sposarsi sia un po' come giocare alla roulette. Una scommessa, un giro e poi al primo intoppo, chi scommette perde.
    In alcuni casi addirittura può diventare una roulette russa...

    Ecco... un gioco. Oggi è vissuto come un gioco. Questa è la sensazione.
    E dato che quasi sempre, nei giochi d'azzardo il banco ne esce vincente... il divorzio regna poi sovrano.

    Una volta, anni fa, vidi un film sui rapporti di coppia che mi colpii...in particolare una frase: il futuro marito diceva alla futura sposa" io non potrò prometterti di amarti sempre, ci saranno giorni in cui non ti sopporterò, magari ti detesterò pure..ti amerò non sempre, ma per sempre".

    Ora, era un film, con tutti gli evidenti limiti dei film rispetto alla quotidianità però...però secondo me sposarsi è un po' impegnarsi a mantenere quella roba lì. Una cosa faticosissima, e tutt'altro che una passeggiata tra petali di rose. Ma non è da tralasciare secondo me nell'idea mentale di "matrimonio" (salvo restando i fini per cui uno sceglie di farlo)

    CITAZIONE (luckyreds @ 30/10/2014, 17:04) 
    CITAZIONE (lunantica @ 30/10/2014, 16:29) 
    E allora chi si si tutela? la moglie? Per la pensione di reversibilità in caso di decesso?

    Per i figli vi è oggi (dal 2012) una parificazione totale tra figli naturali (nati al di fuori del matrimonio) e figli legittimi (nati nel matrimonio).

    Per il convivente, invece, la questione è diversa: non possono ottenere pensione di reversibilità (a parte casi particolari); dovrebbero regolare privatamente questioni come successione ereditaria e momenti di crisi all'interno della coppia, ovviamente non risolvibili tramite gli istituti di separazione e divorzio e mi fermo qua per restare sugli aspetti più macroscopici.

    Ovviamente questo avviene per i continui ostacoli messi sulla strada del riconoscimento delle coppie di fatto.

    E questa la trovo una roba davvero brutta.
    Quindi a conti fatti oggigiorno ci si sposa (se uno considerasse solo il punto di vista della tutela) solo per tutelare il futuro coniuge?
     
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  12. masquerade.
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    CITAZIONE (lunantica @ 30/10/2014, 17:13) 
    CITAZIONE (masquerade. @ 30/10/2014, 15:37) 
    CITAZIONE (lunantica @ 27/10/2014, 17:56) 
    ahahha ..mi sa che ho capito quale intendevi :IbXstYq.png:

    ma non hai risposto al 3D! :o26cGEo:

    Ma che pignola che sei! Uff! :P
    No, non ha più molto senso. Oggi mi sembra che decidere di sposarsi sia un po' come giocare alla roulette. Una scommessa, un giro e poi al primo intoppo, chi scommette perde.
    In alcuni casi addirittura può diventare una roulette russa...

    Ecco... un gioco. Oggi è vissuto come un gioco. Questa è la sensazione.
    E dato che quasi sempre, nei giochi d'azzardo il banco ne esce vincente... il divorzio regna poi sovrano.

    Una volta, anni fa, vidi un film sui rapporti di coppia che mi colpii...in particolare una frase: il futuro marito diceva alla futura sposa" io non potrò prometterti di amarti sempre, ci saranno giorni in cui non ti sopporterò, magari ti detesterò pure..ti amerò non sempre, ma per sempre".

    Ora, era un film, con tutti gli evidenti limiti dei film rispetto alla quotidianità però...però secondo me sposarsi è un po' impegnarsi a mantenere quella roba lì. Una cosa faticosissima, e tutt'altro che una passeggiata tra petali di rose. Ma non è da tralasciare secondo me nell'idea mentale di "matrimonio" (salvo restando i fini per cui uno sceglie di farlo)

    CITAZIONE (luckyreds @ 30/10/2014, 17:04) 
    CITAZIONE (lunantica @ 30/10/2014, 16:29) 
    E allora chi si si tutela? la moglie? Per la pensione di reversibilità in caso di decesso?

    Per i figli vi è oggi (dal 2012) una parificazione totale tra figli naturali (nati al di fuori del matrimonio) e figli legittimi (nati nel matrimonio).

    Per il convivente, invece, la questione è diversa: non possono ottenere pensione di reversibilità (a parte casi particolari); dovrebbero regolare privatamente questioni come successione ereditaria e momenti di crisi all'interno della coppia, ovviamente non risolvibili tramite gli istituti di separazione e divorzio e mi fermo qua per restare sugli aspetti più macroscopici.

    Ovviamente questo avviene per i continui ostacoli messi sulla strada del riconoscimento delle coppie di fatto.

    E questa la trovo una roba davvero brutta.
    Quindi a conti fatti oggigiorno ci si sposa (se uno considerasse solo il punto di vista della tutela) solo per tutelare il futuro coniuge?

    Quel "per sempre" mi pare altamente improbabile, Luna. E' come la parola MAI. Mai dire mai e mai dire per sempre. ;)
    Comunque sì, molti oggi si sposano per "legalizzare" determinati diritti.
    Un altro caso che mi viene in mente di coppia conosciuta proprio nei forum. Entrambi divorziati e poi conviventi per oltre un decennio. Lei deve subire un intervento e non so quante autorizzazioni ha dovuto firmare per dare a lui il consenso di ricevere notizie. Questo li ha fatti pensare e molto. E se l'intervento non fosse stato programmato, ma di pronto soccorso? Alla fine si son sposati.
     
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    CITAZIONE (lunantica @ 30/10/2014, 17:13) 
    CITAZIONE (luckyreds @ 30/10/2014, 17:04) 
    Per i figli vi è oggi (dal 2012) una parificazione totale tra figli naturali (nati al di fuori del matrimonio) e figli legittimi (nati nel matrimonio).

    Per il convivente, invece, la questione è diversa: non possono ottenere pensione di reversibilità (a parte casi particolari); dovrebbero regolare privatamente questioni come successione ereditaria e momenti di crisi all'interno della coppia, ovviamente non risolvibili tramite gli istituti di separazione e divorzio e mi fermo qua per restare sugli aspetti più macroscopici.

    Ovviamente questo avviene per i continui ostacoli messi sulla strada del riconoscimento delle coppie di fatto.

    E questa la trovo una roba davvero brutta.
    Quindi a conti fatti oggigiorno ci si sposa (se uno considerasse solo il punto di vista della tutela) solo per tutelare il futuro coniuge?

    Beh, in effetti il mio "questo avviene...." si riferiva alla difformità che esiste ancora oggi tra lo stato giuridico di un figlio naturale e i coniugi che..... avranno pur partecipato nel generare quello stesso figlio. Trovo ipocritamente delittuoso che, messi a posto i figli, i coniugi non sposati debbano comunque pagare ancora pegno.

    Tieni conto che, senza un riconoscimento giuridico, è successo che ricoverato il compagno (ad esempio, perchè sarebbe lo stesso se capitasse alla compagna) e non essendo questi in grado di far valere esplicitamente la sua volontà, i parenti di questo abbiano scacciato la compagna in quanto non avente nessun diritto di parentela da far valere per assitere il malato, per stargli vicino.

    Credimi, per esperienza personale (non diretta, fortunatamente) posso dire che in certe circostanze si sono viste, da parte di persone magari estranee alla coppia ma con rapporti parentali con l'uno o l'altra, dimostrazioni di come l'animo umano riesca ad escogitare il modo di dare il peggio di sè e, francamente, è mia opinione che dare la massima tutela all'altro/a per evitare che, proprio in circostanze difficili, si vadano ad aggiungere anche questi calvari, sia prima che una dimostrazione di lungimiranza, una sicura prova di amore.
     
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  14. masquerade.
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    Comunque Luna, riagganciandomi al primo post che ho inserito qui nella discussione, so che avrai pensato che la canzone che volevo inserire fosse quella del titolo... e invece era molto più attinente alla discussione, perché alla fine la canzone di Eros racconta di una donna "idealizzata".

    La canzone che volevo inserire, la posto oggi. Piccola premessa: è una canzone dei Pooh scritta da D'Orazio (attualmente anche ex Pooh) che è l'unico che non si è mai sposato, a differenza dei colleghi che ci hanno riprovato diverse volte.
    Questa canzone, lui la dedicò se non ricordo male ai genitori. Mi colpirono le considerazioni che lui stesso faceva nella canzone. Ne cito una, ma sono tutte da ascoltare: "Ma dimmi come si fa a stare come voi, insieme per la vita. A me l'amore quando c'è, mi sembra sempre fuoco e invece dura poco..."

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    E questo credo risponda anche a cosa significava il matrimonio "ieri" e cosa invece significa "oggi".
     
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  15. lunantica
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    Esatto cara masq, il mio titolo era un po' uno "sfottò" all'idealizzazione matrimoniale (vedi la fine di quella canzone..e come è finito anche il cantante stesso)...
    La canzone che hai postato la trovo molto più reale (e nella sua realtà, anzi proprio per quella, molto più poetica) e aderente all'idea che personalmente ho del matrimonio...ed è anche vero che a volte ci va una vita assieme per imparare a stare assieme una vita.
     
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19 replies since 27/10/2014, 14:06   187 views
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